Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
Cerca nel forum
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

IDEE DI PALLAVOLO

Ultimo Aggiornamento: 18/02/2008 16:31
OFFLINE
Post: 70
Città: VOGHERA
Età: 48
Sesso: Maschile
16/01/2008 15:58

PSICOLOGIA, ALIBI DEI PERDENTI.

La pallavolo, come in tutti gli altri sport “di situazione”, presenta un alto tasso di imprevedibile discordanza tra i risultati conseguiti e quelli pianificati.
In altri sport come per esempio l’atletica leggera o il ciclismo, in allenamento grazie a cronometro e misure si ha un riferimento abbastanza affidabile sul risultato conseguibile in gara. Nella pallavolo le variabili in gioco aumentano in maniera quasi esponenziale.
Ciò porta spesso a giustificare i fallimenti agonistici con motivazioni sempre meno tecniche e sempre più psicologiche.
Frasi del tipo “Questa squadra non ha grinta” oppure “Manca di carattere” servono il più delle volte a nascondere le carenze tecniche e tattiche dell’organico, e dunque di riflesso anche dell’allenatore.
Il repertorio è assai vasto. Una fra le tante: “Questa squadra non ha la voglia di vincere”. Figuriamoci ! Allora mi viene da pensare che in campo la domenica scendono una dozzina di dementi che si allenano 3 giorni alla settimana solo per prendere pallonate in faccia. Oppure…: “I ragazzi non sono abbastanza cattivi in campo”. Allora che facciamo? Bastoniamo gli atleti come si fa con i Pitt Bull prima di un combattimento? Ve ne sono anche altre molto più colorite che per motivi di decenza non vi riporto ma sicuramente avrete colto il senso.
Quando certe sciocchezze sono pronunciate da non addetti ai lavori o da dirigenti volenterosi ma incompetenti la cosa non preoccupa più di tanto. Ma quando queste panzane le partoriscono atleti o allenatori poco inclini a riconoscere i propri errori la cosa si fa allarmante. E già!! Ultimamente il “fattore psicologico” riveste il ruolo di ancora di salvezza per tanti cialtroni in possesso di un tesserino di allenatore. Sembra quasi di sentirli ! “Che posso farci? Io sono bravo e faccio tutto il possibile ma mi ritrovo a lavorare con giocatori senza palle !!!”.
Quasi viene la tentazione di aggregare in panchina anche uno psicologo al servizio degli atleti.
Chissà! Magari con qualche pasticca di Prozac si riesce a vincere 3-0.
Il fattore psicologico può essere determinante quando si perdono gare al 5° set magari con lo scarto di 2 punti.
Ma quando si rimediano una “sichitanza” di secchi 3-0 di psicologico non c’è assolutamente nulla.
Quando si lavora con una squadra da più di 3 mesi e non si evidenziano miglioramenti per lo meno tecnici allora è giusto che l’allenatore di concerto con la dirigenza facciano un sano e proficuo esame di coscienza.
Certo l’equazione Buon Allenatore uguale Buona Squadra il più delle volte non risulta esatta. Ma ai nostri livelli se la dirigenza di una società sportiva lavora seriamente con i settori giovanili nel giro di pochi anni non si ha bisogno del “Velasco della situazione” per togliersi dal basso delle classifiche. Se invece gli organici si compilano in base a criteri per così dire “politici” per accontentare dirigenti ed atleti, non ci si può aspettare che fuochi di paglia..
Una squadra forte si realizza con uno sforzo combinato e prolungato negli anni di tutte le componenti societarie. Pertanto tecnici, giocatori e dirigenti dovrebbero aver imparato che la pallavolo, come tanti altri sport, non si improvvisa. Bisogna lavorare bene e con dedizione sulle fondamenta per poter poi innalzare un edificio di risultati gratificanti.
La psicologia lasciamola ai perdenti !
Marco Di Bartolo


Marco Di Bartolo è un emerito sconosciuto, le cose che dice sono abbastanza estreme, ma personalmente sono quasi totalmente d'accordo, ritengo la psicologia una componente fondamentale, ma solo a tecnica e tattica acquisita. Cosa serve urlare dalla panchina: "Dai ragazzi/e, forza grinta! grinta!"... non sarebbe meglio un consiglio tattico o magari insegnare a fare il bagher durante la settimana?





SAMBUCA TEAM
"considero un affronto personale qualsiasi pallone mi cada nelle vicinanze" -B.Cvrtlik-
OFFLINE
Post: 115
Città: RIVANAZZANO
Età: 40
Sesso: Maschile
16/01/2008 17:15

Sono d'accordo...però hai inserito due volte questa discussione per darle forza o perchè non sai usare il forum?! (vista la tua età forse la seconda...)

___________________________________________________________________
-Siamo delle persone orribili?
-Nooo, non siamo persone orribili Lois, i cavalli sono persone orribili!
OFFLINE
Post: 47
Età: 43
Sesso: Maschile
21/01/2008 13:11

Premetto che io parlo da allenatore del settore femminile giovanile della nostra società ed in base alla mia esperienza fatta. La prima volta che ho letto questo articolo mi era stato dato da Barosselli al mio primo anno da allenatore. Nel nostro sport la tecnica è tutto, ma purtroppo non sempre basta saper dire cosa o come si deve fare un fondamentale per raddrizzare una partita. Anche perché bisogna tener presente che non abbiamo a che fare con degli automi ai quali basta impartire degli ordini che loro obbediscono. Purtroppo nel settore femminile non si può non tener conto di alcuni aspetti tipicamente femminili. Uno dei quali è la variabilità dell’umore di ogni singola atleta, per non parlare del fatto che le ragazze tendono a portarsi in palestra i propri problemi personali che possono generare aggressività e rivalità. A questo punto il nostro compito da allenatori è tutt’altro che semplice e la psicologia è sicuramente un aiuto in più che un allenatore può usare per far crescere le sue atlete anche dal punto di vista umano e non solo sportivo. L’utilizzo della psicologia denota una fragilità e una incapacità da parte delle nostre atlete di far fronte alle difficoltà che si pongono sulla loro strada. Ma questo riguarda la personalità di una persona e non le sue capacità tecniche, che un allenatore deve avere come obbiettivo primario da sviluppare, se poi riesce anche ad aiutare le ragazze psicologicamente tutto di guadagnato.
OFFLINE
Post: 70
Città: VOGHERA
Età: 48
Sesso: Maschile
21/01/2008 15:55

Infatti nel trafiletto in cui dico la mia, scrivo :"ritengo la psicologia una componente fondamentale", il discorso è che il gioco che facciamo non si chiama Urlare, ma pallavolo e molti allenatori mettono "l'urlare" prima della tecnica e non sanno neanche cosa sia la !!!TATTICA!!!.
Penso sia un errore di scrittura, ma tu dici :"ma purtroppo non sempre basta saper dire cosa o come si deve fare un fondamentale per raddrizzare una partita" ... come fare un fondamentale sarebbe meglio insegnarlo durante la settimana e non in partita mentre il cosa a cui ti riferisci io lo chiamo tattica ed è sicuramente meglio dire ai propri giocatori cosa fare piuttosto che chiamare tempo e sprecarlo con "dai ragazzi, forza noi" "grinta" "non vedo la voglia!"... io spesso non vedo la pallavolo.



SAMBUCA TEAM
"considero un affronto personale qualsiasi pallone mi cada nelle vicinanze" -B.Cvrtlik-
OFFLINE
Post: 47
Età: 43
Sesso: Maschile
21/01/2008 16:47

Anche io penso che la tecnica e la tattica siano le prima cose da cui partire, solo che io ho voluto porre l’acento sulla tematica opposta, e sicuramente la precedenza va alla tecnica. Per esempio le mie ragazze di 1° F, quando hanno i black out anche se gli dico di battere in una certa maniera o cercare l’attacco sul lungolinea o cercare di fare più gioco al centro non riescono a isolare la testa e pensare solamente a quello che devono fare, ma si fanno influenzare da gli errori fatti e da tutta una serie di fattori che le distrugge mentalmente, e questo purtroppo ha una forte influenza psicologica.

E poi dicono che le donne non sono complicate......
OFFLINE
Post: 115
Città: RIVANAZZANO
Età: 40
Sesso: Maschile
21/01/2008 19:28

A questo punto attendiamo trepidanti la versione delle ragazze della prima divisione!

___________________________________________________________________
-Siamo delle persone orribili?
-Nooo, non siamo persone orribili Lois, i cavalli sono persone orribili!
OFFLINE
Post: 10
Città: VOGHERA
Età: 34
Sesso: Femminile
22/01/2008 19:40

trepidanti rivelazioni...mmh...
io credo che i migliori risultati che una persona possa ottenere indipendentemente dal sesso,dal fattore psicologico,dal tempo,dal ciclo mestruale,dall'alimentazione e tutto il resto li possa ottenere sotto allenamento.quello che fa la differenza,oltre alla quantità(anche la frequenza regolare in uno sport è importante)e la qualità sia il modo in cui l'altleta si mette nelle mani del proprio allenatore.credo che saper ascoltare e avere un minimo di autocritica sia alla base di tutto.la tecnica purtroppo o per fortuna è indispensabile e non la si può colmare con un eccesso di grinta,se non la si ottiene c'è poco da fare.tuttavia,recenti avvenimenti,all'interno del nostro gruppo in primis,insegnano che la differenza tra due squadre più o meno dello stesso livello la si possa ottenere con il cuore che si porta in campo,il feeling che si ha con il resto della squadra,e la capacità(rara a trovarsi)di restare calmi e concentrati nei momenti più difficili,forse in questo senso si può ritenere la grinta fondamentale in ogni partita combattuta,ma per il resto allenarsi è l'unica arma contro un bagher spigoloso o un attacco a rete...nello sport vigila ancora la legge che in campo ci sta chi è più forte in qualsiasi senso in cui una persona può essere più forte,e certo anche l'affiatamento con le compagne/i è fondamentale.
punterei anche l'attenzione sul fatto che i più grandi limiti che una persona si impone,dopo ql fisici che purtroppo una persona non può superare,sono quelli che ci imponiamo noi stessi come atleti quando ci impuntiamo che qualcosa non ci viene.
l resto è risolvibile anche se non è sicuramente facile,anche se a volte comporta il chiudersi in uno spogliatoio con dirigenti e coach per domare il caratteraccio di un apprendista atleta(facevo under 14...),o il fare il bagher tutti i giorni anche sul muro di camera fino a quando un genitore disperato ricorda per la centesima volta alla figlia che è stato imbiancato un mese prima,o sempre per qnt riguarda il fondamentale della ricezione/difesa rovinarsi le spalle facendolo contro il muro con una tavoletta sulle braccia e una pallina da tennis.ne' luis?
...
un centrale un po' basso...
hihi [SM=g6801] (non ci sono più le emoction di natale uff)
OFFLINE
Post: 17
Età: 41
Sesso: Maschile
23/01/2008 09:21

Mi sembra che si stia tralasciando un fattore importante.
Un allenatore di una prima divisione femminile (ma anche maschile) è definibile un "insegnante" molto più di quanto possa definirsi allenatore.
Il suo compito è quello di far crescere un gruppo di ragazze, come atlete, e come donne.
Per questo la componente psicologica assume un'importanza rilevante.

Un allenatore di serie C, B2...ecc. ecc. ha il compito di condurre una squadra di pallavolo a vincere più partite possibili.
La componente psicologica può avere una discreta importanza, ma niente di più.
A 25 anni si è uomini, che piaccia o no.
Le motivazioni (in campo) non te le deve dare nessuno,le devi trovare.

Avete ragione un pò tutti, ma credo che stiate parlando di due situazioni agli antipodi.
"Nel calcio, come nella vita, sono un romantico..."
OFFLINE
Post: 70
Città: VOGHERA
Età: 48
Sesso: Maschile
23/01/2008 16:39

Fa piacere vedere una discussione in cui partecipano più di 2 persone, e sopratutto fa piacere vedere che ci sono giovani giocatori così appassionati del loro sport da fare 2 allenamenti lo stesso giorno o scrostare il muro di casa a forza di bagher o addirittura di spendere soldi per farsi fare la felpa della prima squadra della propria società... sembravano ormai estinti, uccisi dall'aperitivo piuttosto che l'allenamento e dal sabato in discoteca piuttosto che la partita.
Dopo questa premessa, mi sembra di poter dire che più che agli antipodi stiamo dicendo tutti, ognuno a suo modo, la stessa cosa; nel senso che tutti diamo importanza all'atteggiamento (voglia di vincere, cuore, grinta, occhi della tigre, ecc.) e siamo allo stesso tempo concorchi nel dire che però la base è la tecnica e la TATTICA (che mai nessuno nomina). Il mio messaggio provocatorio era riferito a quegli allenatori, e ne conosco parecchi e purtroppo qualcuno l'ho anche avuto, che durante la settimana non ti insegnano un cavolo, non ti correggono non preparano la partita e poi pretendono che tu il sabato ti trasformi nella Sisley e al lunedi, dopo che hai perso 3a0 senza vedere palla o 3a2 contro degli scappati di casa, se ne escono col fattore psicologico... "Ragazzi non ho visto la voglia di giocare"... mavaffanculo te e la voglia di giocare.
SAMBUCA TEAM
"considero un affronto personale qualsiasi pallone mi cada nelle vicinanze" -B.Cvrtlik-
OFFLINE
Post: 47
Età: 43
Sesso: Maschile
23/01/2008 17:20

Può anche essere vero che siano due tematiche completamente diverse, ma è altrettanto vero che ad un certo punto silegano fortemente l'una con l'altra.

E brava Ross, e io che mi ricordo quando eri piccina che mi tenevi delle ore in palestra a parlare o a provare le veloci, le rincorse, le battute.........

veramente questo vizzio non l'hai perso per fortuna
OFFLINE
Post: 6
Sesso: Maschile
01/02/2008 12:44

Re:
Sono pienamente d'accordo con Tambu2000!!!!
Non possiamo paragonare l'allenare una I Div con una serie C nelle cui file militano parecchi giocatori scesi dalla B2!
La gestione del gruppo è totalmente diversa. E dal gruppo non si può prescindere per vincere!!!!

....purtroppo vedo solo nubi all'orizzonte!! Ci vorrebbe un forte colpo di vento per spazzare via tutto.....

Il Nonno






tambu2000, 23/01/2008 9.21:

Mi sembra che si stia tralasciando un fattore importante.
Un allenatore di una prima divisione femminile (ma anche maschile) è definibile un "insegnante" molto più di quanto possa definirsi allenatore.
Il suo compito è quello di far crescere un gruppo di ragazze, come atlete, e come donne.
Per questo la componente psicologica assume un'importanza rilevante.

Un allenatore di serie C, B2...ecc. ecc. ha il compito di condurre una squadra di pallavolo a vincere più partite possibili.
La componente psicologica può avere una discreta importanza, ma niente di più.
A 25 anni si è uomini, che piaccia o no.
Le motivazioni (in campo) non te le deve dare nessuno,le devi trovare.

Avete ragione un pò tutti, ma credo che stiate parlando di due situazioni agli antipodi.




Ice Man #5
OFFLINE
Post: 31
Città: MILANO
Età: 29
Sesso: Femminile
17/02/2008 13:05

scusate la mia intromissione ma concordo con il lollo
Ciau a tutti!!
E' vero Lollo ha ragione...ci sono pochissime persone che veramente ci tengono allo sport...io ci tengo molto...
Questa è una piccola parte della mia vita che seguo tutti i giorni:
Il sabato mattina io vado a scuola e le mie compagne di classe (nessuna di loro gioca all'adolescere)mi chiedono:" Sara cosa fai stasera??? E io gli rispondo: "vado a vedere la partita della serie C perchè per me il sabato sera è sacro e preferisco una bella serata passata bene in palestra con la mia squadra preferita piuttosto che andare in discoteca a rischiare di drogarmi non per mia volontà ma solo per le pastiglie che ti mettono nel bicchiere o rompermi quelche decibel e mentre si torna a casa fare incidenti per colpa di qualcun'altro!!Nossignore!!!!"
Adesso capite perchè preferisco la palestra?? Ma non è solo per questi motivi...è perchè sto bene con voi perchè voglio diventare come voi...perchè essere tifosi non vuol dire uccidere altra gente come fanno quelli del calcio...ma essere tifosi significa amare la propria squadra senza avere problemi a dimostrarlo potendo gridare a tutto il mondo FORZA CENTROOOOOOO!!!!Perchè noi siamo una famiglia siamo insieme siamo una società...che passiamo tutte le feste + belle insieme e se abbiamo bisogno gli allenatori ci sono e per chi fa sport solo perchè non sa cosa fare allora che se ne vada perchè se una persona si comporta così vuol dire che non gliene frega niente di quello che succede nella prorpia squadra!!!!
Dopo questo concludo...
Ciau ciau a tutti i tifosi e atleti che come me adorano la propria società!!
By Sara#55 la palelggiatrice e segnapunti
[Modificato da Sara.55 17/02/2008 13:05]
OFFLINE
Post: 47
Età: 43
Sesso: Maschile
18/02/2008 16:31

Brava Sara, per la tua devozione e la tua partecipazione attiva

nella polisportiva, come atleta e come segnapunti, sarai premiata con

il premio fedeltà [SM=g6794] sperando che la tua allegria e la

passione che hai per questo sport contagi molte altre atlete
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 04:53. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com